La famiglia di fatto
Le famiglie di fatto sono una realtà solida nel nostro paese anche se giuridicamente ancora non vengono riconosciute. A livello psicologico molti sono i passaggi che sono richiesti ai nuovi partner, in primis, per cercare di diventare un nucleo con una sua identità. Anche i figli risentono della complessità, soprattutto quando entrano nell’adolescenza: vediamo come vivere con serenità questo legame
Oggi la famiglia non è più un concetto univoco, ma si tratta di una realtà composita e variegata. Alla classica accezione del termine si accompagna la famiglia di fatto che comprende convivenze, nuclei monogenitoriali o ricostruiti ecc. La famiglia di fatto pone delle sfide a livello sociale, giuridico e anche psicologico perché i suoi membri devono adattarsi a ciò che non è considerato la norma, mentre all’esterno viene richiesto il giusto riconoscimento dei rapporti e degli affetti che vivono al suo interno.
La famiglia di fatto: questione giuridiche
Nonostante i progressi che sono stati fatti altrove, la coppia di fatto non ha una regolamentazione giuridica nel nostro ordinamento che impedisce alla famiglia di fatto di vedersi riconosciuti dei diritti e dei doveri. Gli intoppi al riconoscimento sono di varia natura. Al primo posto c’è il valore assoluto che viene dato al matrimonio come fondamento della famiglia e della società. Questo esclude non solo coloro che non desiderano unirsi attraverso questo patto giuridico, ma anche coloro che ne sono esclusi come le coppie omosessuali. Resta il fatto che in Italia ci sono circa un milione di coppie di fatto e che un bambino su cinque nasce all’interno di queste unioni. I figli sono un’altra questione aperta a livello giuridico, poiché continua ad esserci una discriminazione tra figli legittimi e naturali che subiscono le conseguenze di una scelta non loro.
La famiglia di fatto ‘ricostruita’
La famiglia di fatto è ricostruita quando si uniscono due adulti che portano (almeno uno di loro) un figlio avuto da una precedente relazione: sono quindi di conseguenza di divorzi, separazioni o morte di un coniuge. Questi nuclei sono caratterizzati da una struttura molto complessa in cui due sistemi valoriali e due concezioni di famiglia e di abitudini cercano di fondersi, attivando risorse cognitive ed emotive. Secondo Emily e John Visher la famiglia ricostruita deve imparare a diventare nucleo senza avere una storia pregressa attraverso alcuni passaggi:
- maturazione della nuova coppia che deve essere solida;
- evoluzione e non rottura dei legami precedenti;
- sviluppare di pari passo i nuovi legami;
- creare un senso di appartenenza al nuovo nucleo.
La famiglia di fatto: le conseguenze sui figli
I nuovi rapporti nelle famiglie allargate sono problematiche per tutti, ma occorre prestare particolare attenzione a coloro che attraversano fasi della vita impegnative come l’adolescenza. I normali problemi/conflitti adolescenziali in una famiglia allargata sono amplificati. Il primo timore dell’adolescente è di essere messo in secondo piano e di perdere l’amore del genitore a favore dei nuovi legami. Un altro fattore di confusione sono i suoi nuovi legami con il compagno e con i figli del compagno: come far coincidere il normale processo di separazione nei confronti di relazioni familiari che si stanno rinforzando in quel momento. Sicuramente i rapporti e l’educazione dei genitori restano i fondamenti essenziali del superamento di questo periodo, ma anche il nuovo compagno può essere di supporto. Sicuramente non ci si può presentare come una figura educativa in senso forte, ma è possibile assumere un ruolo alternativo: una figura adulta che può dare dei consigli validi senza giudicare o rimproverare come mamma e papà.
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