Tre tecniche per migliorare la memoria (e i test)
La memoria non è un pacchetto preconfezionato che ci è dato in dotazione, ma una capacità che possiamo allenare. Servono motivazione, curiosità, costanza e delle buone tecniche di memoria. Qui tre delle principali, con qualche test per mettere alla prova la vostra memoria
Memoria e mnemonisti celebri
La memoria è una delle più complesse tra le funzioni cerebrali umane. Sappiamo che il cervello codifica le informazioni e le trasforma in ricordi attraverso l’ippocampo: ma come avvenga questo processo e dove vengano conservate le sollecitazioni ricevute rimane un mistero. Come lo è il perché alcune persone perdano la memoria e altre, rare, ricordino tutto. Una di queste è senz’altro Gianni Golfera, noto mnemonista. Dotato di straordinarie capacità di memorizzazione – è capace di ripetere un’intera sequenza di sessanta numeri visti o ascoltati una sola volta, sia nell’ordine in cui gli sono stati detti che al contrario –, Golfera ha brevettato una mnemotecnica che lo ha reso una celebrità nel campo della memoria e dell’apprendimento: il metodo GiGoTec (Gianni Golfera Techniques).
Tecniche di memoria: il metodo Golfera, o metodoGiGoTec
Tra le tecniche di memoria nate negli ultimi anni il metodo GiGotec è forse la più conosciuta. Si basa su quattro elementi fondamentali, riassunti nell’acronimo E.M.AI.CE: esagerazione, movimento, associazione inusuale, coinvolgimento emotivo. Come spiega Gianni Golfera, quando vogliamo memorizzare un dato dobbiamo associarlo a un’immagine che abbia le quattro caratteristiche "E.M.AI.CE". Quando un’informazione è esagerata, in movimento, associata in modo inusuale e capace di coinvolgerci emotivamente, il nostro cervello attiva delle particolari funzioni che permettono di ricordare per sempre quell’informazione e tutto ciò che è accaduto poco prima e poco dopo il momento di assunzione del dato, anche se non attinente.
Tecniche di memoria: i loci ciceroniani
Il metodo dei loci ciceroniani è una tecnica di memoria codificata nel I secolo a.C. da Marco Tullio Cicerone, famoso filosofo e oratore romano, e tuttora ampiamente usato. Consiste nell’associare le cose da ricordare a dei luoghi (loci, in latino) familiari o agli elementi di un percorso perfettamente noto, come per esempio il tragitto casa-ufficio. Già nell’antichità si era scoperto infatti che le informazioni si fissano più a lungo nella memoria se sono abbinate a delle immagini. Per funzionare al meglio, le forme visive devono essere paradossali, in movimento e vivide. Ancora oggi, nei corsi di memoria i formatori insistono su queste tre caratteristiche, a cui si riferiscono con la sigla PAV (paradossale, azione e vivido).
Tecniche di memoria: il PAV
Secondo la tecnica di memoria PAV (paradosso-azione-vivida), conservare un’informazione è tanto più facile quanto più riusciamo a coinvolgere i sensi. Quindi, il dato o l’argomento da ricordare va “convertito” in una sequenza di immagini vivide, che coinvolgano il maggior numero dei nostri sensi e appaiano il più possibile reali. In questo modo il nostro subconscio non vive in maniera passiva e statica le informazioni, ma le sperimenta e le immagazzina molto più facilmente. Un esempio classico è quello della parola “autobotte”, che può essere visualizzata come un’auto costruita a forma di botte di vino con quattro ruote che viaggia lungo l’autostrada. Nel metodo PAV è importante che le associazioni siano esagerate, paradossali (quelle troppo logiche hanno presa minore) e che l’azione sia vivida ma non caotica. Un eccesso di azione rischierebbe di confondere, distogliendo l’attenzione dal paradosso.
E la tua memoria com’è? Mettila alla prova con un test
Il test sulla memoria di Testsalute.it può essere un utile ripasso sulle buone regole di prevenzione e stile di vita per difendere e migliorare le prestazioni del nostro cervello. Dieci domande, veloci veloci, e tanti spunti interessanti. Molto più impegnativo – per durata e complessità– è la prova di memoria proposta da Altroconsumo, una sequenza di dieci esercizi dedicati a diversi aspetti della memoria, dalla memoria recente a quella a breve termine, dalla memoria immediata a quella da lavoro. Il test della memoria di Nienteansia.it invece si basa sulla lettura di un testo, a cui seguono le domande.