Il brainstorming e le tecniche per la conduzione di gruppi creativi
Il brainstorming è una delle opzioni più utilizzate per guidare i gruppi alla ricerca di soluzioni creative. Esistono tecniche e giochi che aiutano l’animatore ha condurre e a iniziare la conversazione
Il brainstorming è una delle opzioni più usate per risolvere alcune difficoltà sulla gestione del problem solving all'interno delle dinamiche tra gli individui, in modo che tutti possano contribuire ad una soluzione creativa. Questa tecnica fu ideata tra gli anni 40 e 50 da Alex Osborn e da allora si è diffusa in molti ambienti, da quelli lavorativi a quelli didattici, per promuovere la creatività. Il brainstorming utilizza le discussioni di gruppo guidate da un animatore allo scopo di far emergere più punti di vista possibili circa un argomento definito. L’obiettivo è promuovere il pensiero divergente grazie all’interazione.
Il brainstorming classico
All’interno del processo di problem solving, il brainstorming si inserisce nella fase ideativa e nella successiva valutazione delle idee emerse. I gruppi sono composti da circa 8 persone dalle caratteristiche omogenee o eterogenee a seconda del caso, riuniti in un ambiente il più possibile confortevole. L’animatore ha un ruolo chiave che comprende istruire i partecipanti, promuovere l’interesse e la partecipazione di tutti, evitare che ci si fissi su un’unica idea. Al termine della seduta (che può raggiungere l’ora) si ripercorrono le tappe della conversazione e si valutano le migliori in relazione agli obiettivi iniziali.
Tecniche di brainstorming
Moderare una discussione significa anche saperla avviare correttamente ed essere in grado di riaccenderla nei momenti giusti. Esistono diverse tecniche e giochi per stimolare i partecipanti:
• si sceglie una parola a caso da un giornale o da un dizionario e si usa come suggerimento per riesaminare il problema da una nuova angolazione;
• scegliendo un particolare sport o un gioco da tavolo, si usano le regole del gioco per condurre la discussione, introducendo così dei vincoli nuovi;
• scrittura in libertà per 10-15 minuti senza preoccuparsi degli errori;
• si propone un gioco di ruolo, in cui i partecipanti devono cercare di risolvere il problema come se fossero un’altra persona;
• i partecipanti possono essere indotti a ragionare come dei giornalisti applicando le sei domande classiche: "Chi?" "Cosa?" "Quando?" "Dove?" "Perché?" "Come?"
Tra le tecniche di riscaldamento ci sono i giochi di parole che stimolano la creatività e il gioco degli opposti: si propone una lista di parole e per ciascuna si scrivono le prime tre parole che vengono in mente e che descrivano il suo opposto.
I segreti per un buon brainstorming
Secondo Ken Thompson, esperto di brainstorming, per avere successo con questa tecnica si possono seguire 7 regole fondamentali:
1. definire al meglio il problema da affrontare in modo da potenziare e rendere più efficace gli sforzi dei partecipanti;
2. non combattere le idee altrui che non convincono, ma usare i punti di frazione per promuovere nuove idee. Sottolineare i contributi che aggiungono contenuti nuovi;
3. migliorare la visibilità delle idee migliori in modo tale che non ci si ripeta e che si possano combinare le caratteristiche positive;
4. evitare i momenti di stallo, proponendo punti di vista inesplorati;
5. disegnare una mappa delle proposte aiuta chi è bravo a trasformare i concetti in immagini e viceversa;
6. promuovere la conoscenza tra i partecipanti anche con piccoli giochi, rompe l’imbarazzo e riscalda il cervello;
7. usare diagrammi, figure e modelli per rappresentare le idee.
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