La motivazione scolastica
La motivazione scolastica è un fattore composito che vede molti attori protagonisti aggiungersi al discente. Quali sono gli elementi che la influenzano? Ecco un piccolo sunto circa il ruolo di insegnanti, compagni di classe e istituzione scolastica
La motivazione scolastica fa riferimento alla spinta di un giovane sia ad apprendere, sia a recarsi nei luoghi deputati all’apprendimento. In tal senso quando si parla di motivazione scolastica occorre fare riferimento ad almeno tre fattori: i compagni di classe, gli insegnanti e l’istituzione scolastica.
La motivazione scolastica e il rapporto con i compagni
Il rapporto con i compagni di classe è un elemento molto importante nella valutazione del clima di classe. La possibilità di vivere una relazione con i pari che sia appagante o disastrosa può minare anche la più forte motivazione intrinseca, così come spingere qualcuno che sia disinteressato allo studio a continuare ad andare a scuola. Stare insieme, però, non deve essere inteso solo come forma di gioco, ma soprattutto come modalità di coinvolgimento a ciò che si fa in classe e come attivazione di forme di collaborazione. Legami significativi possono istaurarsi già durante la scuola primaria, ma è durante l’adolescenza che diventa importante il confronto con coetanei responsabili che facciano da guida.
La motivazione scolastica e il rapporto con gli insegnanti
Sebbene una delle scuse maggiormente addotte per giustificare continui fallimenti scolastici sia proprio un cattivo rapporto con l’insegnante, è certo che l’atteggiamento di chi insegna è un fattore importante (anche se non l’unico) nella buona riuscita. L’insegnante deve garantire sempre di essere una figura di riferimento, disponibile, ma anche autorevole per essere tenuto in conto dai discenti. Già a partire dalle elementari infatti la valutazione che lo studente ha di sé è influenzata da ciò che lì insegnante pensa. L’effetto pigmalione è l’esempio più lampante di questo rapporto: le aspettative dell’adulto si trasformano in realtà, sia perché diventano fattore motivante, sia perché inconsciamente l’insegnante è più disponibile verso chi crede otterrà buoni risultati. Quando le aspettative non sono alte o addirittura sono negative, allora la comunicazione diventa più fredda e l’atteggiamento meno interessato.
La motivazione scolastica e il ruolo della scuola
La motivazione scolastica risente molto anche di ciò che gli alunni pensano riguardo alla scuola, come istituzione e al suo ruolo nel loro futuro. I primi fallimenti scolastici che possono essere causati da uno scarso metodo di studio, possono generare scarsa autostima, ma anche la sensazione che nessuno è in grado di porvi rimedio. Andare scuola non ha senso se non ci sono le competenze di base e nessuno è in grado di farvi fronte. Il tutto si traduce in una forte demotivazione che coinvolge l’atteggiamento generale verso la scuola e l’apprendimento.
Fonte immagine: therealbrute