Tecniche di respirazione: cosa sono e a cosa servono
Le tecniche di respirazione rappresentano un insieme variegato di metodologie psico-corporee, derivate in parte da trazioni spirituali antiche come lo yoga e la meditazione o da specifici metodi di rilassamento. A seconda degli ambiti in cui sono impiegate - di auto aiuto, di crescita personale o psicoterapeutico – perseguono diversi obiettivi per il benessere e la salute psicologica. Una cosa è certa: la nostra respirazione riflette i nostri stati emotivi, tutto sta nell’iniziare ad osservarla consapevolmente invece di darla per scontata…
L’attività respiratoria fa parte di quelle funzioni controllate dal sistema vegetativo e quindi autonome che possono tuttavia essere influenzate sotto la nostra attenzione cosciente come avviene con le tecniche di respirazione.
Solitamente siamo abituati a dare per scontata la nostra respirazione e a non portare mai attenzione a come respiriamo, eppure si tratta di una funzione fisiologica direttamente connessa con i nostri stati emotivi.
Le emozioni influenzano la respirazione
Ogni stato emotivo influenza ritmo e ampiezza della respirazione: la respirazione in casi di eccitazione o stress diventa rapida e superficiale, mentre negli stati di rilassamento e durante il sonno si fa lunga e profonda.
Gli esercizi di respirazione mirano a rallentare e a regolare opportunamente ritmo e profondità del respiro con l’intento di sciogliere tensioni a livello di altri distretti corporei o a livello psicologico ed emozionale.
Controllare o osservare passivamente la respirazione
Le tecniche di respirazione derivano spesso da tradizioni spirituali come lo yoga e la meditazione e mirano, mediante l’osservazione consapevole dell’attività respiratoria, a promuovere una centratura in sé stessi propedeutica alla ricerca spirituale.
Se nello yoga i benefici fisici e spirituali vengono raggiunti mediante un preciso controllo dell’attività respiratoria, nella meditazione e in altre tecniche di rilassamento come il Training Autogeno, ci si limita ad osservarsi passivamente mentre si respira senza intervenire nel processo: all’inizio non ha nessuna importanza se la respirazione è superficiale o profonda, lenta o veloce; meno si cerca di influenzarla e più rapidamente si stabilisce un ritmo naturale e rilassato.
Sia lo yoga che il Training Autogeno vengono impiegati non solo per stati di tensione psicofisica, ma anche nella preparazione al parto.
Esercizi per gestire gli stati d’ansia
Altre tecniche di respirazione più specifiche vengono impiegate all’interno di strategie finalizzate alla gestione di stress e stati ansiosi: concentrandosi nel produrre e mantenere un certo ritmo e profondità nel respiro, con questi esercizi è possibile ridurre le manifestazioni fisiche e psicologiche associate agli stati ansiosi sia perché il rilasciamento nel corpo si riflette in un maggior rilassamento mentale, sia perché, concentrandosi sulla respirazione, si devia l’attenzione dal problema e dallo stato ansioso ad esso associato.
Migliorare le prestazioni con il training autogeno