Pensieri e parole
Nel ragionamento dell'articolo si mette in evidenza come vincere insieme in una comunicazione sia la cosa più vantaggiosa.
“C’è chi parla sconsideratamente come con i colpi di una spada, ma la lingua dei saggi è salute”. Dal libro dei proverbi della bibbia
Ogni parola assume, sia a livello linguistico che neurologico, forme, suoni e sensazioni diverse da persona a persona.Possono essere colorate, luminose, sfocate, assordanti, musicali, armoniche, profonde, dolci, fragranti.
Immagina per un istante di osservare due persone che stanno parlando. Immagina che dalla bocca di chi parla, escano, invece di semplici vibrazioni vocali e i suoni delle parole, forme materiali.
Noti che ogni volta che i toni si inaspriscono e che le parole diventano offensive escono dalla bocca del parlante rospi e serpenti che saltano e strisciano contro le orecchie e la testa dell’ascoltatore.
Noti anche che ogni volta che le parole suonano gradevoli all’ascolto ed edificanti, escono dalla bocca del parlante petali di fiori profumati che fluttuando in aria delicatamente, si posano sulle orecchie e sulla testa di chi ascolta, per poi sparire.
Ti piacciono di più i rospi e i serpernti o i petali di fiori profumati? Gusti personali a parte, è interessante rendersi conto che le parole che pronunciamo, non sono semplici suoni invisibili, ma che queste hanno un chiaro impatto sulla nostra neurologia e su chi ci ascolta.
Negli anni ’50 dello scorso secolo, sono state formulate diverse teorie su come nascono le nostre parole. Noam Chomsky, noto linguista e ideatore della grammatica trasformazionale, espose la teoria che ogni parola che pronunciamo, riceve una duplice analisi: della struttura degli elementi e del significato.
Secondo gli studi di Noam Chomsky, possiamo definire come la verbalizzazione dei pensieri, la struttura superficiale di una frase. Ciò che rappresenta il nucleo di quella frase, che non compare in superficie, viene definita struttura profonda.
E’ quindi ovvio che ogni parola che esce dalla bocca è qualcosa che si nutre dall’interno. Se vediamo rospi e serpenti uscire dalla bocca di chi parla, questi si nutrivano in lui e forse quelle parole non sono rivolte a noi direttamente, ma è solo un modo per il parlante di liberarsene.
Se sei un ascoltare efficace (leggi “Come diventare ascoltari efficaci”), attento più alla forma che al contenuto, ti sari accorto che la struttura delle frasi del tuo interlocutore, molto rivela della sua realtà soggettiva.
Per vincere insieme in una comunicazione, che sia essa una chiacchierata con un amico, una vendita con un cliente o una negoziazione, piuttosto che ricercare una vincita personale, indirizziamo i nostri sforzi verso la valorizzazione dell’altro.
Questo significa sforzarsi di capire, tramite un ascolto efficace, la realtà soggettiva della persona con cui comunichiamo e adattare il nostro linguaggio ai suoi modelli.
Così facendo si avrà un duplice vantaggio: si amplia la propria realtà soggettiva e aver accettato e valorizzato la realtà dell’altro farà a sua volta accettare le nostre ragioni.
Ricorda che dietro ogni azione e comportamento c’è un’intenzione positiva. Quando una persona si comporta male, è probabile che stia agendo con intenzione positiva nella sua comprensione limitata della situazione, o nel suo modello distorto che ha del mondo.
Imparare a capire il modello di reltà dell’altra persona renderà più facile la comunicazione.