Identikit del Comunicatore Efficace
Chi è il buon Comunicatore? Cosa fa di differente?
I principi Chiave della Comunicazione Efficace e della PNL.
Quante volte comunicando con qualcuno ci ritroviamo a dire “non mi capisci”, oppure “non ha capito niente”. Eppure coloro che comunicano efficacemente usano alcuni strumenti o modi di pensare che permettono di ottenere risultati diversi.
Eccone alcuni.
Uno dei presupposti essenziali della PNL è che il significato della nostra comunicazione è il risultato che si ottiene.
1) Il buon comunicatore si sente del tutto responsabile dei risultati che ottiene o che non ottiene dalla sua comunicazione.
Assumersi la responsabilità della comunicazione ci permette di ragionare in modo proattivo, prevenire le difficoltà ed usare la flessibilità a nostro vantaggio.
D’altronde, se si parla di comunicazione tra esseri umani, si ha a che vedere con messaggi e punti di vista soggettivi, per cui la comunicazione non è mai errata o giusta, ma soltanto congruente o meno con gli scopi prefissati. Sapendo che tutti noi attribuiamo un diverso significato ai comportamenti e persino alle parole e di conseguenza reagiamo in modo diverso, il modo migliore di relazionarsi è sentirsi sempre responsabili di quel che si dice, ma soprattutto di come lo si dice, in maniera da saperlo variare se è necessario.
2) Calibrare, osservare e verificare continuamente la risposta dell’altra persona ci garantirà una maggiore efficacia nell’ entrare in sintonia con gli altri ed ottenere risultati, rendendoci conto se la nostra comunicazione è stata più o meno efficace.
3) Il buon comunicatore usa efficacemente tutti i mezzi a disposizione.
Siccome esistono mille modi per dire una cosa, se un modo non è efficace se ne può trovare un altro, se non è efficace il linguaggio si possono usare le azioni, o magari cambiare tono di voce; quello che conta è avere un numero sufficiente di possibilità per essere in grado di comunicare sempre efficacemente quello che vogliamo.
Possiamo usare il Verbale (il contenuto, il linguaggio, le parole), il Paraverbale (Il tono, Il ritmo, le pause, la velocità, Il timbro) il Non verbale (postura, gesti, movimenti del corpo, mimica facciale, sguardo ecc), considerando che il Non Verbale conta bel il 55% della nostra comunicazione, il Paraverbale il 38%, ed il Verbale il 7%.
Dunque i messaggi dati dai nostri comportamenti o dal linguaggio del corpo sono molto più potenti e passano immediatamente rispetto al linguaggio vero e proprio.
4) Il Buon comunicatore è congruente
Quando parlerete ad un pubblico dunque tenete presente che le vostre parole sono spesso meno efficaci e comunicative dei messaggi che trasmettete attraverso la voce ed il corpo. Se volete colpire l’attenzione dei vostri interlocutori dovete dunque usare in modo appropriato non solo la comunicazione verbale ma anche quella paraverbale e non verbale.
La Programmazione Neuro Linguistica ci insegna ad usare questi tipi di comunicazione che sono efficaci perché arrivano direttamente all’inconscio (mentre quella verbale, le parole, il linguaggio, deve essere mediata dalla parte conscia); è per questo motivo che è importante essere assolutamente congruenti con tutte e 3 i tipi di comunicazione.
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