Per restare a dieta serve la motivazione
Perdere peso è un compito difficile e impegnativo sia per chi soffre di patologie particolari, sia per coloro che semplicemente desiderano migliorarsi. La mente può aiutare od ostacolare la dieta attraverso motivazione, autostima e altro. Ecco qualche suggerimento per ingannare stomaco e mente
Riuscire a perdere peso è il chiodo fisso di moltissime persone. Che si tratti di problemi di salute o di un miglioramento estetico, resta un compito difficile che necessita di forza fisica e psicologica. Tra i fattori che permettono di resistere alle tentazioni durante la dieta è la motivazione, ma quali altre risorse ci sostengono?
La dieta, la motivazione e il resto nei disturbi alimentari
L’abbandono di una terapia viene chiamata drop out. Quando si cerca di combattere comportamenti nocivi per la salute attraverso un particolare regime dietetico si sta affrontando una vera e propria terapia, è quindi fondamentale riconoscere le cause dei drop out. I nemici sono più pericolosi sono:
- le aspettative irrealistiche in termini di modalità, tempi e risultati: pensare che il dimagrimento sarà veloce e semplice e che l’intera vita cambierà;
- scarsa autostima: a causa della scarsa fiducia, l’impegno viene considerato eccedente le capacità dell’individuo;
- scarsa motivazione: la motivazione in modo particolare è soggetta a variazioni molto forti che possono mettere a repentaglio l’impegno continuo che viene richiesto in questi casi;
- presenza di altre psicopatologie: nel caso di disturbi alimentari, la riuscita della dieta diventa più difficile se ci sono altri sintomi. Ad esempio l’umore depresso può interferire con la concentrazione e la motivazione, ecc.
La dieta e la motivazione: una relazione a due vie
Con il termine dieta si fa riferimento al desiderio di perdere peso, ma in realtà il regime dietetico fa riferimento al modo in cui un individuo si nutre regolarmente. In questo senso la relazione tra dieta e motivazione è a due vie, perché un certo tipo di alimentazione influisce sui livelli di motivazione. La University of Illinois ha presentato una ricerca che dimostra come una dieta ricca di grassi interferisce con la trasmissione cerebrale della dopamina, ormone legato alla motivazione. I cibi grassi inducono una diminuzione della sostanza, ma anche dei suoi trasportatori. La dieta quindi influisce sulla neurochimica del cervello andando a colpire anche quel meccanismo che dovrebbe aiutare a perdere peso.
Fare la dieta: come si sostiene la motivazione?
Per avere un corpo migliore qualche supporto psicologico è utile: come si sostiene la dieta e la motivazione? Nicci Micco, esperta nutrizionista, offre cinque consigli per resistere alle tentazioni:
1. servire porzioni piccole in piatti piccoli, per cercare di ingannare anche gli occhi;
2. riempire metà piatto con delle verdure che aumentano il senso di sazietà;
3. usando le bacchette si mangia più lentamente e si ha la sensazione di mangiare di più;
4. consumare cibi con molta acqua che riempiono con poche calorie;
5. evitare di distrarsi con altre attività mentre si mangia perché la scarsa concentrazione porta a ingerire più cibo.
Fonte immagine: malias