L’educazione alimentare nelle scuole

Sono sempre più numerose le iniziative promosse da comuni e enti locali sull’educazione alimentare nelle scuole, tema che sta avendo grande diffusione a partire dalla scuola primaria fino alla scuola superiore. Complici il crescente aumento di disturbi alimentari in adolescenza e dell’obesità nei bambini. Informare però non basta, l’educazione alimentare passa anche per l’educazione alle emozioni

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Al via anche quest’anno in diversi comuni italiani progetti e campagne informative a favore di una corretta educazione alimentare nelle scuole tese a indurre nei giovani e giovanissimi l’adozione di stili di vita sani e la rivalutazione di prodotti tipici del territorio. Dai menù recentemente in voga nelle mense scolastiche ad interventi formativi e informativi sui corretti stili di vita alimentari e i rischi connessi ai disturbi dell’alimentazione. Non di rado tali iniziative si avvalgono anche della collaborazione degli psicologi perché informare spesso non basta…

 

Educazione alimentare nelle scuole e famiglia

L’educazione alimentare nelle scuole non può essere soltanto informativa ma deve intervenire su quello che è il più globale rapporto che bambini e ragazzi hanno col cibo. In ogni famiglia vige una certa “cultura alimentare” orientata verso il junk food, la sovralimentazione o “salutista”, dove quello dei pasti è momento di conflitto, silenzio o riunione dei componenti della famiglia. Questi e altri fattori influenzano il rapporto che bambini e ragazzi sviluppano col cibo e un intervento di educazione alimentare nelle scuole non può non tenerne conto.

 

Educazione alimentare nelle scuole e società

Viviamo inoltre in una società paradossale ed ambivalente che offre una scelta e una abbondanza di cibo senza precedenti proponendo al contempo ideali di magrezza, spesso irrealistici, come sinonimi di successo personale e sociale. Questi fattori possono incidere molto sul rapporto che gli adolescenti instaurano col cibo e col proprio corpo che, nelle difficoltà e criticità tipiche di quest’ età, possono essere vissuti in modo altamente conflittuale.

 

Educazione alimentare nella scuole, identità e affetti

Quello che in sostanza non va dimenticato e che rende ragione dell’intervento degli psicologi in molte iniziative di educazione alimentare nelle scuole, è che il rapporto col cibo è inestricabilmente connesso al rapporto con il proprio corpo, la propria identità e i propri affetti. È attraverso il cibo che si instaurano i primi fondamentali scambi affettivi ed è attraverso di esso che continuiamo a rimarcare relazioni di intimità, la nostra appartenenza ad un gruppo, la nostra identità, il nostro bisogno di affetto e di essere amati. Il mangiare insieme scandisce ritmi e festività familiari, è contesto di scontri e conflitti in adolescenza dove si è portati ad uniformarsi alle mode e a alle tendenze del gruppo dei pari, è non di rado oggetto di abuso od ostinato rifiuto nel tentativo di evitare o controllare emozioni e situazioni che non si è in grado di gestire.

 

Educazione alimentare nelle scuole e educazione alle emozioni

L’educazione alimentare nelle scuole si intreccia così con la stessa educazione alle emozioni: imparare a riconoscerle e a gestirle per farne utili basi per il pensiero e la motivazione significa non utilizzare il cibo come teatro di scontro o di compensazione affettiva, ma riappropriarsi consapevolmente del piacere del gusto, per il proprio benessere fisico, personale e sociale.

 

Fonte immagine: googlisti