Andragogia: ovvero la pedagogia per gli adulti
Esiste una differenza di sostanza nell'approccio tra l'educatore e il suo assistito, nel caso che sia un infante o che sia un adulto. Vediamo in cosa consiste l'andragogia
L'andragogia è una diciplina per l'insegnamento e l'apprendimento degli adulti. Il termine è stato coniato in analogia a quello di pedagogia e che deriva dal greco παῖς pais, bambino, e ἄγω ago, condurre.
Si tratta di un modello incentrato sui bisogni e gli interessi di apprendimento degli adulti, i quali, generalmente, sono diversi da quelli dei bambini. Come nella migliore tradizione classica, l'insegnamento agli adulti poteva utilizzare diverse tecniche e metodi, come il metodo maieutico, la facilitazione nel processo di autocoscienza, il riconoscimento nell'autoefficacia del discente (qui l'Analisi Transazionale è ottimo anche nelle mediazioni con i bambini, perché allenano l' adultità in nuce).
Cosa essenziale a spingere chi intraprende un percosro andragogico è la motivazione, anche se mi piace spesso utilizzare la parola "movente" che ridefinisce in modo più pratico quello che può sembrare solo un' aspirazione e, al contempo, mi aiuta a definire anche gli obbiettivi e i bisogni formativi.
Per quanto il termine "Andragogia" sia stato coniato nel 1838, ad opera di Alexander Kapp, un editore tedesco, fu Malcon Knowles che, con suo famoso modello che definì andragogico in contrapposizione a quello pedagogico,
Knowles definisce i 6 pilastri dell’apprendimento degli adulti:
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Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l’esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa prima d’intraprendere l’apprendimento stesso.
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Il concetto di sé: gli adulti hanno un concetto di sè come persone responsabili delle loro decisioni, della loro vita e sviluppano un profondo bisogno psicologico di essere considerati e trattati dagli altri come persone capaci di gestirsi autonomamente.
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Il ruolo dell’esperienza: gli adulti entrano in attività di formazione con una loro esperienza pregressa.
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La disponibilità ad apprendere: gli adulti sono disponibili ad apprendere ciò che hanno bisogno di sapere e di saper fare per far fronte alle situazioni della loro vita.
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L’orientamento verso l’apprendimento: in contrasto con l’orientamento verso le materie, quello degli adulti è centrato sulla vita reale.
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La motivazione: le motivazioni più potenti dell’adulto sono le pressioni interne.
Considero ancora buoni questi fondamenti; tuttavia, negli ultimi anni ci siamo confrontati con altri modelli, dove il reale si è andato sostituendo con virtuale, dove bisogno ha raggiuto altri livelli nella piramide di Maslow, deove le situazioni di vita sono sempre più mutevoli.
Essendo pur antica come pratica, quanto giovane come la nostra società, l'andragogia è una disciplina in mutazione e movimento, soggetta anche ai cambiamenti di paradigmi della nostra storia contemporanea; essendo perciò in fieri, e comunque un' arte professionale, non possiamo escludere l' utilizzo di tecniche miste, tenendo presente che l' opera principale rimane sempre quella del discente: quella che lui fa di sè.