Educare alla resilienza a scuola

La resilienza è la capacità di adattarsi e modificarsi alle situazioni difficili e non. Si tratta di un equipaggiamento psicologico in parte innato, ma che dipende anche dall'ambiente. A scuola sono gli insegnanti lungimiranti che mettono a punto percorsi didattici mirati.

Educare alla resilienza a scuola

È possibile educare alla resilienza? A scuola, a casa o in entrambi i luoghi? La resilienza è una proprietà psicologica che fa riferimento alla capacità di resistere e adattarsi ai cambiamenti e può essere appresa. La scuola che ruolo può avere in questo ambito di crescita psicologica?

 

Cos'è la resilienza

Prima di capire se e come introdurre la resilienza a scuola cerchiamo di capire cosa sia. Il termine è stato introdotto in psicologia dalle scienze dei materiali e da riferimento alla proprietà di alcuni materiali di riassumere la forma originale dopo essere stati deformati.

In psicologia fa riferimento alla capacità di reagire di fronte alle difficoltà (dai problemi più semplici a veri e propri traumi). Non si tratta solo di "andare avanti", ma di uscire dalla situazione con un cambiamento (adattamento) e con maggiore forza. Si tratta di una combinazione di forza e flessibilità. Secondo la psicologa Susanna Kobasa le persone resilienti hanno una personalità caratterizzata da:

  • impegno, coinvolgimento nelle attività con entusiasmo
  • controllo, o convinzione di poter dominare le situazioni almeno in parte
  • gusto per le sfide concepite come molla per il cambiamento e non come impedimento.

 

Resilienza, scuola e successo

Perché introdurre la resilienza a scuola? Sicuramente i bambini resilienti godono dei benefici di questa loro attitudine a scuola, così come negli altri ambiti di vita.

La resilienza ha degli effetti di "secondo grado" attraverso il successo scolastico che ne consegue: autostima, autoefficacia, consapevolezza di sé, ecc. Come favorire nel bambini questa adattabilità alle situazioni, questa predisposizione al cambiamento per il raggiungimento dei propri fini?

Per rispondere a queste domande andiamo più a fondo e concentriamoci sulle basi della resilienza. Come molti altri costrutti psicologici anche questo ha una doppia radice. Da un parte c'è il contributo biologico/personale: si tratta di risorse interne proprie dell'individuo dalla nascita. Un pacchetto costituito da problem solving, pianificazione, progettazione, costanza, autostima, ecc.

Dall'altra parte ci sono i fattori ambientali . Ed è qui che si trova il contributo che può dare l'ambiente scolastico oltre a quello familiare.

 

I percorsi didattici

Oggi ci sono diverse sperimentazioni a scuola grazie ad insegnanti lungimiranti che hanno deciso di intraprendere questa sfida. Il contributo ambientale alla resilienza che viene dalla scuola dipende proprio da insegnanti che vogliano rafforzare quell'insieme di componenti che migliorano l'adattamento e la creatività con cui in parte, si nasce.

L'interazione con l'ambiente permette di mettersi alla prova e i sperimentare gli effetti positivi del cambiamento. Percorsi didattici che impongano continue modifiche e adattamenti e che premino la flessibilità possono dare un grande contributo nel lungo periodo.

 

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