Le tappe psicosociali dello sviluppo dell’identità

Lo sviluppo dell’identità è un compito fondamentale per l’individuo. Molti psicologi hanno delineato delle tappe come Erik Erikson. Ogni stadio coincide con l’assunzione di una serie di compiti sociali che culminano nell’adolescenza con la creazione di un’identità precisa: vediamoli insieme

Le tappe psicosociali dello sviluppo dell’identità

Il corretto sviluppo dell’identità è uno dei compiti più importanti dell’infanzia che culmina nell’adolescenza, ma dura tutta la vita. La psicologia dello sviluppo si è interessata dell’identità e ha prodotto numerose teorie che hanno delineato le tappe e i percorsi per arrivare a costruire un Sé stabile e sereno. Tra gli autori più importanti c’è Erik Erikson e i suoi sette stadi psico–sociali attraverso i quali ogni individuo cerca di raggiungere un Io coerente e in equilibrio con l’ambiente circostante. Gli stadi non si associano a tappe biologiche, ma sono scanditi dalla vita sociale e ciascuno può avere una risoluzione positiva o negativa. Vediamo cosa succede fino all’adolescenza.

 

Stadio 1 e stadio 2 dello sviluppo dell’identità

La prima fase (0-1 anno) si basa sulla conoscenza del mondo esterno e sulla sua prevedibilità. Il bambino ha delle necessità che se soddisfatte in modo regolare creano in lui un substrato di fiducia nel mondo esterno che si ripercuote in una identità stabile e positiva. Tra i due e i tre anni il bambino si differenzia in modo stabile dalla madre e affronta una serie di compiti che alimentano la sua autonomia (linguaggio, controllo degli sfinteri, ecc.). Un bambino che non viene deriso, ma sostenuto nel rispetto dei suoi tempi, acquisisce fiducia e sicurezza in se stesso. In caso contrario emergono il dubbio e la vergogna.

 

Stadio 3 e stadio 4 dello sviluppo dell’identità

Durante il terzo stadio il bambino esplora il mondo e spesso usa azioni violente. Lo spirito d’iniziativa può essere interrotto da forti sensi di colpa. La creazione di una moralità severa si può ripercuotere patologicamente sulla vita adulta in forma psicosomatica. Tra i sei e i dodici anni il bambino si apre enormemente alla vita sociale e gli amici cominciano ad essere importanti. L’approvazione dei pari spinge anche alla competitività e alla necessità di emergere. Da questa intensificazione della vita sociale può nascere un senso di inferiorità, così come la capacità di agire nel mondo sociale.

 

Stadio 5 dello sviluppo dell’identità

Durante l’adolescenza comincia un periodo delicato durante il quale vengono selezionati gli aspetti di sé che andranno a  formare l’Io adulto. Il rischio è quello di perdersi tra troppi modelli e restare intrappolato in una moltitudine di ruoli confusi. Una conclusione infelice di questo stadio può portare a gravi forme di psicopatologia. Gli stadi successivi fanno riferimento alla vita adulta e all’identità messa alla prova con compiti quali la vita di coppia, la genitorialità e la morte.

 

Fonte immagine: ginnerobot