Diventare genitori: capire la paternità

Spesso capita di sentire affermazioni quali: “Da quando è papà ha messo la testa a posto!” o “Da quando è diventato padre è un’altra persona!”. Sì, forse è proprio così. Quando un uomo diventa padre nel suo cervello spuntano nuovi neuroni che rafforzano la cosiddetta memoria sociale, cruciale nel legame con i figli. E nel diventare genitori, proprio come capita alle mamme, anche i papà sperimentano in questa fase il ruolo potente degli ormoni, alcuni in crescita altri in calo come i livelli di testosterone. Entriamo nell’argomento

Diventare genitori: capire la paternità

Diventare genitori: cosa cambia con la paternità? Quando si diventa genitori si verificano importanti cambiamenti sia nel cervello del padre, sia in quello della madre, che in quello del neonato. I ricercatori stanno cominciando a delineare, a livello neuronale, un quadro del legame che si stabilisce tra padre e figlio, sicuramente meno ovvio di quello che si instaura tra madre e bambino. Oggi si è in grado di vedere i segni che restano sul cervello di un bimbo quando il padre non c’è, quando invece resta in giro da quelle parti il padre guadagna qualcosa nella sfera cognitiva grazie al fatto di prendersi cura del proprio figlio. Se un padre lascia sola la madre ad allevare i figli, questi ultimi avranno una maggiore probabilità di subire diversi problemi nelle fasi successive della vita, fra cui disagi emotivi, comportamenti aggressivi e dipendenze. Il contributo del padre nella crescita di un figlio si rende necessario, a maggior ragione in luce del meccanismo biologico che connette un padre al suo bambino.

 

Diventare genitori: cervello da papà                                                   

Attraverso le tecniche di visualizzazione cerebrale è stato mostrato che certe aree del cervello dei padri vengono attivate dal pianto del piccolo in modo caratteristico contrariamente a quelle delle persone senza figli quando sentivano gli stessi suoni. Il cervello sembra adattarsi a riconoscere i suoni che sono essenziali per il benessere e la sopravvivenza del piccolo. Il cervello dopotutto non è statico: i neuroni modificano costantemente lo schema dei propri collegamenti in risposta alle nuove esperienze che si verificano intorno a noi. Attraverso la formazione di nuovi neuroni e nuovi circuiti viene promosso l’adattamento al cambiamento nel diventare genitori arrivando a creare quella “memoria sociale” che lega il padre alla prole.

Per consolidare la memoria sociale il cervello del papà si avvale di particolari ormoni: la prolattina, che serve a formare nuove cellule cerebrali, e l’ossitocina, chiamata “l’ormone dell’amore”. Molti studi hanno dimostrato che padri che presentano i più alti livelli di ossitocina mostrano istinto paterno e motivazioni più forti nei primi mesi di vita del bambino. Anche il cortisolo, “l’ormone dello stress”, è stato dimostrato avere effetti positivi sulla crescita di nuove cellule cerebrali.

 

Diventare genitori: da maschio a padre                                              

La ricerca ha dimostrato che con la paternità gli uomini vanno incontro ad un brusco calo del testosterone, ma dopo un mese dalla nascita del figlio sembra che il livello dell’ormone tenda a risalire pur rimanendo al di sotto dei livelli pre-paternità e per poi rimanere relativamente stabile per un anno o due. La misura con cui il testosterone cala o resta relativamente basso sembra essere inoltre legata in qualche modo all’accudimento della prole: sembra che i padri che riferiscono di trascorrere più tempo con i propri figli abbiano livelli di testosterone più bassi in confronto a quelli dei padri che riferiscono di non dedicare tempo ad accudirli. In effetti un basso livello del suddetto ormone può sensibilizzare gli uomini ad un maggiore coinvolgimento nei compiti di accudimento, essenziale nel diventare genitori.

 

Sappiamo tutti invece che alti livelli di testosterone portano spinta alla competizione, fiducia in se stessi, energie nel campo delle interazioni sociali, ma anche una maggiore tendenza ad esprimere comportamenti aggressivi e a rischio. Dunque nel diventare genitori il ruolo della mamma nel crescere i figli è fondamentale, ma anche quello del papà. La biologia dei maschi prevede la capacità di rispondere ai compiti di accudimento dei bambini che si presentano con il passaggio alla paternità.

 

Immagine | AdameSelwood