Ansia materna: quando lo strumento diventa condanna
L'ansia materna è uno strumento utile all'educazione dei figli. Quando diventa eccessiva però induce una serie di limitazioni che colpiscono sia la madre, sia il sereno sviluppo del bambino. Ecco qualche consiglio su come gestirla.
L'ansia materna è uno stato frequente, ma chissà perchè la società impone alle mamme di apparire del tutto sicure e rilassate anche se sono assalite da mille dubbi. Eppure una piccola dose di ansia aiuta le madri a comprendere in modo istintivo quando ci può essere un pericolo per il proprio bambino.
Come per l'ansia "generale", il problema insorge quando la sua presenza diventa eccessiva e troppo invadente e compromette non solo la vita della madre, ma anche quella del bambino. Quand'è che l'ansia materna da strumento diventa condanna?
Sintomi di un'eccessiva ansia materna
Quando sento raccontare degli incidenti che hanno colpito amici e conoscenti da piccoli mi sorprendo sempre di come i bambini escano indenni dall'infanzia.
Eppure in queste storie c'è sempre spazio per rocamboleschi salvataggi da parte dei genitori grazie all'ascolto del sesto senso. Ecco questa è l'ansia materna: la sensazione che qualcosa non va e che permette alle mamme di intervenire tempestivamente. Eppure alcuni sintomi avvisano che è eccessiva e la mamma è forse iperprotettiva:
- malessere fisico alla lontananza dal figlio
- incapacità a delegare le cure del piccolo (anche al padre)
- scarsa fiducia nelle capacità del bambino di evitare gli incidenti
- allontanamento dai coetanei quando ci si trova in gruppo.
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Le conseguenze di un'eccessiva ansia materna
Le conseguenze dell'eccessiva ansia materna sono gravi non solo perchè impediscono al genitore di vivere la propria esperienza serenamente, ma anche perchè colpiscono un individuo durante le prime delicate fasi del suo sviluppo, compromettendo (almeno potenzialmente) il suo rapporto con il mondo. Il comportamento iperprotettivo infatti genera ansia anche nel piccolo che si convince di non essere capace di gestire il mondo, neanche in quelle attività che sono alla sua portata, creando così un circolo vizioso.
I ricercatori dell'Università di Mcquaire (Australia) hanno osservato che i bambini che venivano aiutati anche nelle mansioni più semplici erano più inibiti ed introversi, perchè l'ansia materna impediva loro di confrontarsi serenamente con compiti quotidiani (vestirsi, lavarsi, ...) e di apprendere anche attraverso gli errori necessari all'apprendimento.
Alcuni consigli per contenere l'ansia materna
Ovviamente non è possibile lasciare che i bambini facciano tutto da soli. Ecco qualche consiglio di Paolo Mancino, psicologo cognitivo, per imparare a gestire l'ansia perchè sia solo un utile strumento:
- cercare di riconoscere i veri pericoli (magari attraverso il confronto con altre mamme),
- applicare i principi del training autogeno, respirando accuratamente per rilassarsi,
- cercare delle distrazioni accattivanti quando non c'è il bambino,
- mettere al primo posto la salute del bambino, questo aiuta ad accettare un pò l'ansia senza scaricarla sul figlio, lasciandogli vivere la sua vita.
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Per approfondire:
> Disturbi d'ansia
Immagine | Horia Varlan