Curare l'apatia... Oppure ascoltarla?

L’apatia può essere uno stato temporaneo o parziale della psiche di una persona o un tratto più pervasivo che, insieme ad altri, costituisce il sintomo di un vero e proprio disagio psicopatologico. Curare l’apatia non ha quindi un significato in sé, spesso ci si preoccupa soprattutto di ripristinare il “normale” funzionamento produttivo e sociale trascurando la sofferenza affettiva che questo stato cela dietro di sé

Curare l'apatia

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Perché si parla di curare l'apatia? A molti accade di definirsi un po’ “apatici” “depressi” o talvolta “schizzati”: sono termini talmente assorbiti dal linguaggio comune ormai da non aver quasi più nulla a che fare con gli stati psicologici cui più propriamente nella letteratura specialistica si riferiscono.

Contribuiscono a dare maggior coloritura al discorso, a conferire un’etichetta un po’ “trendy” a stati emotivi con i quali in realtà si è poco in grado di entrare in contatto.

 

Curare l’apatia come una malattia?

Curare l’apatia? Dipende cosa si intende. Il termina apatia indica uno stato della psiche caratterizzato da assenza di emozioni e motivazioni, riduzione di interessi e comportamenti finalizzati a uno scopo.

Tuttavia l’apatia può essere semplicemente un vissuto temporaneo associato a specifiche contingenze oppure un sintomo di un disagio psicopatologico ad esempio di tipo depressivo nel quale tuttavia si associa a vissuti di disperazione, colpevolizzazione e disistima di sé che determinano un ben più pervasivo distacco e disadattamento alla realtà.

L’apatia nel funzionamento psicologico normale è più propriamente riferibile a un vissuto di noia e disinteresse verso una determinata situazione che ostacola il nostro comportamento o le nostre scelte, come quando siamo in balìa di emozioni troppo forti e contrastanti.

 

Il tipo apatico

Per sintetizzare le caratteristiche che si associano all'individuo apatico - in uno stato di apatia temporanea opure come forma di patologia depressiva - si nota:

  • riduzione degli interessi
  • scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie qualità
  • noia 
  • difficoltà nel compiere scelte
  • Scarsa empatia verso le proprie emozioni

 

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Curare l’apatia: ritrovare le proprie motivazioni

Più che di curare l’apatia come fosse il sintomo di un malanno stagionale, si tratta quindi di recuperare le proprie reali emozioni e motivazioni.

Che sia lo studio, l’abituale gruppo di amici o il proprio ambiente di lavoro si tratta di situazioni che ci si accorge di vivere con meno entusiasmo di prima, meno convinzione o motivazione.

L’apatia o più propriamente un vissuto di noia non sono sintomi da curare, ma utili messaggi che la nostra psiche ci manda per “sospendere” la nostra partecipazione ad una situazione di cui probabilmente non siamo più soddisfatti e che necessita di un cambiamento.

 

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Apatia e abulia

Esiste un altro disturbo che può facilmente essere scambiato per apatia ed è l'abulia. L'abulia, in realtà, ha un significato lievemente diverso e fa rifrimento all'incapacità di un soggetto di prendere decisioni, di scegliere una direzione. Più che l'inazione, nel caso della abulia, è la mancanza di volontà relativa al decidersi e si manifesta perlopiù nella sfera delle psicosi o quando ci troviamo di fronte a una disfunzionale mancanza di motivazione.