L’anoressia e i suoi sintomi
Gli anoressici non sono persone fragili, ma vittime di una patologie che li vuole indistruttibili e perfetti. Oggi abbondano anche i siti dove ci si aiuta a vincere la fame in nome della dea Ana
L’anoressia è una patologia caratterizzata da una sintomatologia complessa e difficile da sconfiggere. Spesso si vedono quei corpi ossuti e si crede di osservare delle piccoli e indifesi ragazze e ragazzi che cercano di ritrovare il proprio appetito, ma è nei loro occhi che si scopre la verità. Ciò che traspare è una grandissima forza di volontà che vince lo stimolo della fame giornalmente in nome dell'ideale del corpo perfetto.
Anche la medicina ha cercato di trovare una spiegazione semplice del fenomeno dei disturbi alimentari (è colpa del rapporto con la madre, è colpa delle star system), ma se andiamo a scandagliare il quadro sintomatologico ci si accorge che non è così semplice trovare una spiegazione univoca.
L'anoressia: sintomi fisici e psicologici
Il sintomo fisico più evidente dell’anoressia è la perdita di peso progressiva che deve superare almeno il 25% del peso nella norma. A questo si aggiungono amenorrea (interruzione del ciclo mestruale), iperattività (per dimagrire ulteriormente) e ipotermia. I sintomi psicologici si concentrano attorno a una profonda e insanabile insoddisfazione rispetto a se stessi e alla propria vita che è difficile da gestire. Questa aspirazione alla perfezione viene spostata sul corpo e sul peso che può essere controllato e disciplinato. L’anoressico è caratterizzata da una bassa autostima (da qui la necessità di aspirare ad altro) e crede di essere giudicato male, ha una percezione distorta del corpo, un fortissimo autocontrollo e paura di acquistare peso.
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L’anoressia e gli altri
Nell’anoressico, la convinzione di non essere abbastanza si associa a un continuo sforzo per essere approvato all’esterno: si ama solo quando gli altri lo apprezzano. Il malato vive di facciata, si mostra, piacevole, allegro e sorridente, mentre la sua vita interiore può essere di tutt’altro tipo. L’importanza del gruppo è tale che può servire anche ad alimentare la patologia: è il caso siti online in cui le ragazze si aggregano per darsi consigli su come dimagrire.
I siti pro-ana
I siti web pro-anoressia (come quelli pro-bulimia) nascono negli USA tra il 1998 e il 1999 per poi arrivare in Italia solo nel 2002-2003. Si tratta di siti web in cui viene celebrata la magrezza oltre ogni limite e le anoressiche si danno forza e si scambiano anche trucchi per evitare di essere scoperte dai genitori preoccupati. I ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e la Scuola di Medicina dell’Università di Stanford hanno studiato le caratteristiche (in termini di funzioni e di scambi sociali) di questi siti, calcolando una sorta di indice di pericolosità per chi lo frequenta. Gli elementi caratteristici sono le immagini di celebrità molto magre che vengono invidiate e i consigli per sviluppare un disordine alimentare. Spesso sono presenti anche consigli su come uscirne. Quest’ultimo aspetto riflette la natura contradditoria di questa patologia.
L’anoressia come religione
La pericolosità di questi siti è data dalla loro natura sfuggente e dalla velocità con la quale mutano aspettano, ma anche perché supportano un nuovo sintomo: l’orgoglio. Le frequentatrici spesso si proclamano seguaci di Ana, una modella morta ventunenne per magrezza. La dea consiglia, fornisce valori e uno stile di vita filosofico che vede nel cibo una debolezza. L’anoressia non è più qualcosa da nascondere, ma è un obiettivo da perseguire religiosamente, con un atteggiamento che arriva al fanatismo.
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