Il pensiero creativo e le “buone idee”

Il pensiero creativo è un concetto spesso abusato e banalizzato a fini pubblicitari come fosse una mera strategia da “imparare” o uno schema mentale da riprogrammare individualmente. Il pensiero creativo in realtà fa leva su modalità del pensiero che tutti possediamo fin da bambini, ma che va sviluppato assieme alla nostra vita emozionale e sociale.

Il pensiero creativo e le “buone idee”

Osservate un bambino che gioca o che impara per la prima volta qualcosa: il suo approccio all’esperienza è globale, intuitivo e spontaneo, i bambini si rapportano naturalmente al mondo utilizzando tutti i 5 sensi e una formidabile capacità di immaginazione. Crescendo non tutti coltivano al meglio il pensiero creativo, siamo troppo abituati ad utilizzare percorsi di pensiero logico-razionali tanto da aver disimparato altre modalità di accesso all’esperienza.

 

Pensiero creativo e emisferi cerebrali

Il nostro cervello è composto da due emisferi: il sinistro che fa capo al pensiero logico-razionale riproduttivo e convergente che utilizza una logica analitica, guarda alle singole parti e si accosta i problemi applicando meccanicamente regole note. L’emisfero destro invece fa capo al pensiero creativo anche detto produttivo o divergente: che si attiva spontaneamente ed opera per sintesi guardando ai problemi nella loro globalità e intuitivamente rileva nuove organizzazioni dei campi problematici producendo originali soluzioni.

 

Pensiero creativo ed emozioni

Il pensiero creativo non può fare a meno della nostra parte emozionale poiché le emozioni che proviamo sono il “motore” psichico della nostra capacità immaginativa, dell’apertura al mondo del possibile e del desiderio: potremo individuare nuove soluzioni ai problemi, nuovi percorsi progettuali o nuove idee se sapremo utilizzare le nostre emozioni e quelle altrui per orientarci nel rapporto con gli altri e nel perseguimento dei nostri obiettivi.

 

Pensiero creativo e condivisione

Un’altra caratteristica fondamentale del pensiero creativo è la condivisione e lo scambio di idee. In psicologia esiste una tecnica di gruppo finalizzata a sollecitare il pensiero creativo del partecipanti che è il brainstorming letteralmente “tempesta di cervelli”: associandosi alle idee altrui senza giudicarle né passarle al vaglio della razionalità ognuno dice tutto ciò che può venirgli in mente in relazione ad un argomento o ad un problema, anche le ipotesi apparentemente più assurde o irrealistiche! Molti gruppi di lavoro, anche in pubblicità, utilizzano questa tecnica per eludere gli schemi di pensiero logico-analitico e sollecitare idee innovative.

 

Pensiero creativo e idee innovative

Altra caratteristica del pensiero creativo è che, sebbene l’“insight” sopraggiunga all’improvviso, le buone idee, le idee innovative – lo affermava Steven Johnson hanno bisogno di tempo per maturare, di confronti e contaminazioni con le idee altrui, di ripensamenti e aggiustamenti perché una “buona idea” diventi un progetto realizzabile. Quindi, mai scartare a priori le idee suggerite dal nostro pensiero creativo: possono essere il motore per altre idee, completare l’idea di un altro, il “nocciolo” per un progetto futuro…

Diceva Albert Einstein: “La logica ti porterà da A a B, l’immaginazione ti porterà dappertutto”.

 

Pensiero divergente e convergente: definizione e funzioni