Il forte legame tra immagine corporea e autostima
Immagine corporea e autostima sembrano due concetti lontani tra di loro. In realtà i legami sono profondi perché l’immagine del corpo incide sulla sfera psicologica e l’autostima ha forti conseguenze comportamentali. Questo legame è più forte ed evidente nella patologia, come nel caso dei disturbi alimentari: vediamo insieme perché
Come possono essere legati tra loro due concetti apparentemente diversi come immagine corporea e autostima? L’immagine corporea è un concetto molto complesso che ha interessato psicologi e neurologi anche per la vasta portata dei suoi effetti. Secondo lo studioso Paul Schilder si tratta dell’immagine del corpo così come appare (e viene ricostruita) nella nostra mente. Si tratta di una componente essenziale per la consapevolezza corporea, ma i suoi effetti sono di vasta portata. L’immagine è un costruzione della mente in cui confluiscono credenze, speranze e paure su se stessi e su come pensiamo ci vedano gli altri. È quindi anche un aspetto importante della vita psichica e sociale.
Immagine corporea: come influisce su autostima passando per l’ansia
La rappresentazione mentale del proprio corpo include componenti personali e sociali ed è in grado di influenzare comportamenti, emozioni e sentimenti e in particolare la propria autostima. Gli stereotipi sociali quotidianamente ci danno delle indicazioni su cosa è appropriato, gradevole o anche solo soddisfacente. Non essere in grado di avvicinarsi a determinati standard può determinare un aumento della propria insoddisfazione, un sentimento di inadeguatezza del proprio corpo. Lo scarto tra come si dovrebbe o vorrebbe essere e come si pensa di essere sfocia in uno stato di ansia che nel tempo può minare l’autostima e la capacità di affrontare il mondo. Questo processo è più forte e le sue conseguenze sono maggiori quando il soggetto presenta uno stato di fragilità psicologica.
I disturbi alimentari a cavallo tra immagine corporea distorta e scarsa autostima
L’associazione tra immagine corporea e autostima è tanto più evidente nelle patologie e in modo particolare nei disturbi alimentari. Problemi di impulsività e di autostima sono presenti sia nell’anoressia, sia nella bulimia e nell’obesità. Secondo la psichiatra americana Hilde Bruch l’autostima non è solo l’opinione che si ha di se stessi, ma è contemporaneamente uno schema cognitivo e comportamentale che viene appreso fin dall’infanzia. È un indicatore in grado di spiegare buona parte delle scelte comportamentali passati, ma permette anche di fare delle previsioni. Il Sé si crea anche nelle relazioni con gli altri e il rimando che da essi viene ci fornisce delle indicazioni su quanto valiamo e quanto raggiungiamo degli standard imposti o del tutto personali. Tutte le risposte e i giudizi che fanno riferimento al corpo vanno creare un’immagine corporea di cui si è più o meno fieri. Un’autovalutazione negativa e massive del corpo (ma più in generale di sè) è quindi quale gancio che unisce i problemi alimentari, l’immagine corporea e l’autostima e può diventare anche uno spunto per comprendere e combattere queste patologie.
Fonte immagine: madèo