La scelta del partner ideale è davvero una questione di complementarietà?
Le coppie che resistono non sempre sono costituite da partner che si integrano tra di loro. Pari fascino e uno stile di attaccamento sicuro sono solide basi per un rapporto duraturo
La scelta del partner ideale è una decisione che si basa su fattori sia fisici che psicologici. Spesso si pensa che la perfetta complementarietà sia la soluzione migliore, ma non sempre è vero. Da un punto di vista fisico, la bellezza del compagno è sicuramente un fattore decisivo nelle dinamiche di attrazione, ma secondo uno studio pubblicato sul Personality and Social Psychology Bulletin se la donna è molto più bella la coppia è destinata a sciogliersi più rapidamente.
Le cause sono diverse: la gelosia del partner e le insidie di un numero maggiore di corteggiatori in primis, ma secondo i ricercatori questi dati indicherebbero che è la donna a decidere sulle sorti di una relazione. Una compagna molto attraente si sente sufficientemente sicura di poter trovare altro, invece donne meno affascinanti devono lavorare con maggiore impegno sulla relazione attuale.
La scelta del partner ideale e il complesso edipico
Le dinamiche psicologiche coinvolte nella scelta del partner ideale sono diverse e secondo la psicoanalisi occorre considerare la relazione con i nostri genitori.
Durante la fase edipica (intorno ai 5-6 anni) i bambini scelgono il genitore del sesso opposto come oggetto d’amore. Questa relazione farà da base per tutte le relazioni successive: se questo rapporto è stato positivo e soddisfacente, da adulti si cercherà qualcuno con caratteristiche simili.
Se il rapporto non è stato dei migliori ci sono due possibilità: c’è chi tende a ricreare la stessa relazione difficile in risposta al bisogno inconscio di superare le difficoltà incontrate nel passato, magari cercando di cambiare alcuni aspetti del proprio partner; dall’altra parte c’è chi cerca qualcuno che sia fondamentalmente diverso o addirittura caratterialmente opposto.
Scelta del partner ideale e attaccamento
Un’altra teoria psicologica implicata nella scelta d’amore è quella dell’attaccamento, un costrutto che definisce il rapporto tra il bambino e la figura di riferimento.
Questa relazione diventa un modello, quindi si sceglie quel partner che consente di confermare la percezione di sé e le aspettative basate si questi modelli.
Vediamoli nel dettaglio:
• I sicuri riescono a vivere una vasta gamma di affetti nei confronti del partner e hanno delle aspettative realistiche riguardo la relazione.
• Gli insicuri evitanti si fidano della propria autosufficienza e non cercano premure né si aspettano di ricevere delle cure dall’altro.
• Gli insicuri preoccupati caricano la relazione di aspettative eccessive e irrealistiche. Passano dall’idealizzazione al rifiuto del partner quando questi non rispetta questi ideali.
La teoria sarebbe anche in grado di ‘prevedere’ il tipo di attaccamento del partner. I sicuri tendono a trovarsi tra di loro, invece le altre coppie omologhe hanno vita breve. I soggetti insicuri scelgono partner con uno stile d’attaccamento insicuro, ma complementare.
L’insicuro preoccupato si trova a gestire un compagno che si allontana e che conferma tutti i suoi dubbi e le sue insicurezze.
L’evitante invece conferma la necessità di ‘stare a distanza’ grazie ad un partner invadente che cerca di stabilire un livello di intimità e fusione psicologica impossibile.
Romanticismo esagerato: che caratteristiche ha?